Psicodiagnosi

La Valutazione Psicodiagnostica

E' l'attività svolta dall'esperto tesa a valutare, descrivere e comprendere le caratteristiche più profonde dei vari aspetti che compongono e definiscono la personalità di un individuo, allo scopo di pervenire ad una diagnosi, ovvero ad una conoscenza profonda della persona, del suo funzionamento emotivo-cognitivo-relazionale, delle risorse e delle difficoltà, dei suoi punti di forza e di debolezza. Il percorso diagnostico, che permette una valutazione della complessità della persona che trova applicazione in ambito clinico e peritale, comprende differenti fasi:

1.Valutazione della richiesta e dei bisogni, attraverso un colloquio clinico, in cui lo psicologo utilizza l'ìascolto attivo ed empatico per comprendere     la persona nella sua complessità;
2.Raccolta di dati bio-psico-sociali e loro analisi, per ottenere un quadro il più possibile oggettivo e coerente sul funzionamento del soggetto;

3.Somministrazione di test

4.Redazione di una relazione clinica dettagliata, incui sono riportati i risultati della valutazione e le proposte di intervento, per potenziare le abilità       della persona, della famiglia ed, eventualmente, della scuola;

5.Diagnosi descrittiva, grazie all'utilizzo di modelli diagnostici internazionali e una diagnosi esplicativa, grazie alla valutazione degli aspetti emotivi-cognitivi-relazionali.

E' importante ricordare che la diagnosi non è "un'etichetta" che si appone alla persona, ma una descrizione dinamica di una modalità di funzionamento, sempre passibile di cambiamento nel tempo.

Formazione

Ho frequentato e concluso il Master in Psicodiagnostica di Giunti Psychometrics: percorso di Alta Formazione Specialistica che consente il conseguimento della certificazione di "Esperto in psicodiagnostica" e l'inserimento nell’albo Esperti in Psicodiagnostica di Giunti Psychometrics.

Area Funzionamento Intellettivo e Adattivo

Area Personalità e Psicopatologia

Area Neuropsicologica

Area Psicologia Giuridica

Area del funzionamento adattivo

WPPSI-IV: è uno strumento clinico per la misurazione dello sviluppo cognitivo, basato sul modello CHC dell’intelligenza, che rileva in modo accurato speciali doti intellettuali, ritardi nello sviluppo cognitivo e disabilità intellettive. Il test prevede batterie di subtest distinte in base alla fascia d’età (2,6-3,11; 4,0-7,7). Il reattivo è utile per: ottenere una valutazione completa delle abilità cognitive; orientare la scelta dell'inserimento di un bambino in un programma in ambito clinico o scolastico; fare diagnosi differenziale tra disturbi neurologici e psichiatrici; esaminare l'efficacia degli interventi scolastici

WISC-V: è lo strumento clinico per valutare le capacità cognitive dei bambini di età compresa tra i 6 anni e 0 mesi e i 16 anni e 11 mesi. Il reattivo è utile per: ottenere una valutazione complessiva del funzionamento cognitivo generale; valutare e identificare doti intellettuali; individuare difficoltà di apprendimento; avere una guida nella pianificazione del trattamento e nelle decisioni di collocamento in strutture cliniche ed educative; ottenere informazioni cliniche per la valutazione neuropsicologica del bambino.

WAIS-IV: è un test ad ampio spettro per valutare il funzionamento intellettivo che fornisce una stima complessiva delle capacità cognitive di adolescenti e adulti di età compresa tra 16 e 90 anni. Il reattivo è utile per: ottenere una valutazione del funzionamento cognitivo generale; raccogliere informazioni cliniche per fare valutazioni neuropsicologiche e impostare approfondimenti in ambiti specifici (difficoltà di apprendimento, disturbi dello spettro autistico e deterioramento mentale); programmare interventi di potenziamento e/o recupero e monitorarne l’andamento.

Leiter 3: Completamente non verbale, è un test per la misura del QI e dell’abilità cognitiva utilizzabile con bambini, adolescenti e adulti (dai 3 ai 75+ anni). Il test pone l’accento su componenti fluide e non verbali del ragionamento. Questa sua caratteristica rende lo strumento perfetto per soggetti con disturbi del linguaggio, per persone che non parlano l’italiano come lingua madre, o per chi abbia subito danni cerebrali o sia affetto da patologie degenerative (ad esempio, Alzheimer, Parkinson e demenza) e per individui con disturbi motori.

Matrici progressive di Raven: sono un test utilizzato per la misurazione dell'intelligenza non verbale, richiedendo una sempre più elevata capacità di analisi, codifica, interpretazione e comprensione degli item. Lo strumento misura l’intelligenza fluida e presenta tre livelli di difficoltà: matrici colorate (CPM) - Vengono utilizzate per valutare l’intelligenza dei bambini dai 4 ai 9/10 anni e di persone portatrici di handicap; matrici standard (SPM) - Richiedono un’ottima abilità cognitiva; matrici avanzate (APM) - Vengono utilizzate per cogliere i livelli di eccellenza.

Conners 3: indagano comportamenti psicopatologici o problematici di bambini e adolescenti, con una focalizzazione sull’ADHD e una valutazione ad ampio spettro di disturbi e/o difficoltà che possono verificarsi in comorbilità, come: problemi di condotta, di apprendimento, d’ansia, di depressione, familiari e sociali. Grazie alle informazioni fornite da genitori, insegnanti e ragazzi, si ottiene una panoramica generale delle difficoltà riscontrabili in molteplici aree di vita del bambino/adolescente. Sono inoltre presenti item per valutare la compromissione del funzionamento e item di screening per l’ansia e la depressione.

Vineland II: valutano il comportamento adattivo (CA), ossia le attività che l’individuo abitualmente svolge per rispondere alle attese di autonomia personale e responsabilità sociale proprie di persone di pari età e contesto culturale. Nello specifico, hanno l’obiettivo di misurare il CA nei domini Comunicazione, Abilità del vivere quotidiano, Socializzazione (in individui da 0 a 90 anni di età) e Abilità motorie (in individui da 0 a 7 anni e da 56 a 90 anni). La valutazione del CA è necessaria per la diagnosi del disturbo di disabilità intellettiva e, in accordo con il DSM-5, per la valutazione del livello di gravità del disturbo.

 
Area della personalità e della psicopatologia

MMPI - 2: Il Minnesota Multiphasic Personality Inventory, di Hathaway e McKinley, è uno dei questionari di personalità self-report più diffusi in ambito di screening psicopatologico e giuridico-peritale poiché risulta in grado di intercettare molteplici dimensioni di tratto dell’organizzazione intrapsichica e interpersonale dell’individuo. E' attualmente uno dei test di personalità maggiormente utilizzati in Italia nelle valutazioni in ambito forense.

MMPI - 2 - RF: La pubblicazione del MMPI – 2 – Restrucuted Form è avvenuta nel 2008 dopo una revisione sostanziale e formale del test a opera di Ben Porath e Tellegen. Quest’ultima versione è composta da 338 item, organizzati in 51 scale, di cui 9 di validità e 42 sostanziali, ossia legate al disagio psichico. In merito alle proprietà psicometriche, la ricerca ha messo evidenziato un effettivo incremento della validità e attendibilità dello strumento. Il test è utile per: Selezionare personale di aziende di diverse tipologie; Effettuare accurate indagini accurata nell’ambito della psicologia clinica e della psichiatria; Individuare disturbi mentali specifici, quali depressione, ansietà, schizofrenia, problemi alimentari.

MMPI-2-A: La versione del test per Adolescenti (14-18 anni) risulta un indispensabile strumento per indagare problematiche e comportamenti disadattavi, compiere previsioni e individuare caratteristiche strutturali della personalità. Il test permette una valutazione ampia e completa della personalità in adolescenza. Il test è utile per: Individuare i disturbi di tipo psichiatrico, clinico e neuropsicologico in adolescenza; Indagare l’adattamento emozionale dell’adolescente; Approfondire aspetti della personalità utili in ambito peritale, per consulenze sia di parte che di ufficio nel campo della psicologia giuridica.

MCMI - III: Il Millon Clinical Multiaxial Inventory - III indaga i profili di personalità e le diverse patologie psichiatriche. La forza di questo test è data dal riuscire a restituire diagnosi relative ai disturbi di personalità molto accurate e altamente diagnostiche, direttamente legate al DSM. Il test è utile per: Identificare pazienti che possono richiedere una più approfondita valutazione o una maggiore attenzione professionale; Valutare la gravità e la cronicità di una patologia e l'eventuale deterioramento provocato; Approfondire i rapporti tra sintomatologia, comportamento presentato, stile interpersonale e struttura della personalità; Ottenere suggerimenti per l'intervento terapeutico.

Favole della Düss: si tratta di 10 brevi storie che il soggetto deve completare, nelle quali un protagonista si trova in una determinata situazione che rimanda ad uno dei diversi stadi dello sviluppo psicosessuale (stadio orale, anale, edipico, ecc.). L'analisi delle risposte date dal soggetto esige dagli esaminatori una conoscenza profonda del modello psicoanalitico, soprattutto per quanto riguarda la struttura della personalità e la comprensione delle situazioni simboliche rappresentanti determinati stati dell'evoluzione affettiva del bambino, ed anche una certa padronanza della tecnica dell'interrogatorio psicoanalitico. Le favole ideate dalla Düss possono costituire un mezzo per individuare rapidamente eventuali conflitti e il loro grado di gravità e possono servire come punto di partenza per un intervento psicoterapico sul bambino.

Test della figura umana: Il test psicologico della figura umana di Machover è un test proiettivo di personalità che mette in luce gli aspetti cognitivi, affettivi e dinamici della persona. Il soggetto durante l’esecuzione mostra con modalità grafica come vive: l’immagine del sé, lo schema corporeo, i confini del corpo. Il reattivo può fornire informazioni relative a: autostima, organizzazione del Sé, immagine sociale, vissuto corporeo, ideale dell’Io.

Test di Rorschach: offre una valutazione globale della personalità umana. Risulta particolarmente efficace nell'indagare aspetti centrali quali l’aderenza al piano di realtà, il funzionamento del pensiero, l’equilibrio affettivo-relazionale e per individuare tratti disfunzionali. Il Test di Rorschach è somministratile a partire dai 3 anni di età e viene adoperato in diversi ambiti. In particolar modo, risulta un utile strumento per l'indagine di: Capacità di immaginazione; Programmazione ed empatia; Risorse emotive e cognitive; Ansia, spesso in risposta a situazioni di stress intenso; Tensione psichica, spesso in risposta a situazioni di stress moderato; Preoccupazione per la salute psico-fisica; Capacità di sintesi e formazione dei concetti; Funzionamento percettivo ed eventuali distorsioni; Anomalie e distorsioni del pensiero; Istinti suicidari.

Wartegg: La tecnica diagnostica di Wartegg (Wartegg-Zeichentest), conosciuta da molti come WZT, è una tecnica diagnostica adatta a cogliere la struttura di personalità nell'aspetto globale e dinamico, cioè di sviluppo, di crescita e di qualità delle risorse psicologiche che ogni persona possiede. È di facile applicazione: si tratta di rielaborare a matita sopra un unico modulo otto disegni spontanei a partire dagli stimoli fissati negli otto quadratini del modulo. Negli otto campi disegnativi emergono dei disegni che sono sollecitati dai sentimenti interiori messi in movimento dagli stimoli (che secondo l'Autore sono imparentati con il concetto di archetipo junghiano).

T.A.T.: Il Test di Appercezione Tematica (TAT) di Murray è un test tematico, che permette l'analisi delle emozioni, degli atteggiamenti e dei processi cognitivi del soggetto adulto. Il test fornisce dunque un'analisi globale dell'intera persona per aiutare a creare un profilo della personalità, indagando l’individuo e il suo modo di muoversi nel proprio mondo interiore e nella realtà esterna. Permette di rilevare specifiche emozioni di sentimenti e conflitti di personalità. È utile per delineare aspetti importanti della personalità in ambito: clinico; organizzativo per la selezione del personale; forense.

C.A.T.: Il Test di Appercezione Tematica per bambini (CAT) è un metodo proiettivo che indaga la personalità di soggetti di età compresa tra i 3 e i 10 anni, attraverso lo studio delle differenze individuali nella percezione di stimoli standardizzati. È utile per determinare i fattori dinamici che condizionano le relazioni di un bambino in un gruppo, a scuola o nel contesto domestico e per rilevare gli aspetti dinamici delle difficoltà del bambino.

Reattivo dell'albero: Il test (o reattivo) dell'albero di Karl Koch si basa sull'interpretazione del disegno di un albero per venire a conoscenza della personalità del soggetto che vi si sottopone.
Il test compare per la prima volta nel 1949 come ausilio psicodiagnostico rivelatore dell'evoluzione psichica ed è considerato da alcuni psicologi un valido aiuto per comprendere gli aspetti nascosti della personalità.

Disegno della famiglia: Il test del disegno della famiglia è una delle prove di affettività infantile più conosciute. In esso si valuta il modo in cui il bambino o l’adolescente percepisce le relazioni dell’ambiente a lui più vicino. È un modo semplice per rilevare la qualità dei vincoli, della comunicazione e il modo in cui i bambini costruiscono la loro realtà a partire dai loro rapporti familiari.

Disegno della casa: Il test della casa è un test psicologico proiettivo che si basa sull’interpretazione del disegno di una casa da cui è possibile desumere alcuni tratti distintivi della personalità di un soggetto. La casa è la proiezione del Sé corporeo e del Sé psichico, distinzione puramente arbitraria perché il Sé è unità data dall’uno e dall’altro.

Area Neuropsicologica

M-P-R: identificano precocemente eventuali ritardi di sviluppo o peculiari profili di funzionamento in una fascia di età che va da 1 mese a 6 anni e 6 mesi. Valutano cinque aree di sviluppo–cognitiva; linguaggio/comunicazione; motoria; socio-emotiva e autonomia personale e comportamento adattivo – con 2 batterie a somministrazione diretta e alcuni questionari self-report da compilare a cura del caregiver.

Nepsy II: è una batteria di test che fornisce una valutazione neuropsicologica delle abilità cognitive di soggetti dai 3 ai 16 anni di età, in relazione a specifici domini cognitivi. Lo strumento permette sia una valutazione globale sia un’indagine mirata a uno o più domini, ed è in grado di accertare abilità cognitive o disturbi tipici generalmente diagnosticabili per la prima volta durante l’infanzia. La NEPSY-II consente perciò di effettuare una diagnosi accurata e di pianificare gli interventi necessari al recupero per la piena funzionalità a scuola e a casa.

Il WCST è uno strumento neuropsicologico che valuta le abilità di ragionamento astratto e di cambiamento delle strategie cognitive al mutare delle circostanze ambientali in soggetti tra i 6 e i 70 anni. Oltre ai punteggi oggettivi relativi al successo globale, fornisce anche informazioni specifiche relative alle difficoltà incontrate nei vari compiti. Il test rappresenta una valida misura di funzione esecutiva in una popolazione neurologicamente compromessa, ed è particolarmente sensibile alle lesioni  del lobo frontale. È utile per esaminare le abilità di ragionamento astratto, anche nell’ambito di una valutazione neuropsicologica.

Il VATAm esamina l’anosognosia in pazienti affetti da disturbo motorio, con assenza o scarsa consapevolezza della paresi o plegia. Lo strumento è particolarmente utile poiché l’anosognosia viene spesso indagata con colloqui strutturati, il più delle volte poco efficaci con pazienti che presentano difficoltà di comprensione e produzione verbale, paresi o plegia non completa.
È utile per: Esaminare pazienti cerebrolesi con disturbo del linguaggio; Esaminare pazienti con compromissione motoria moderata o lieve.

La BLED SantaLucia è una batteria (sviluppata all’interno dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia) che valuta diversi aspetti della capacità comunicativa al di là del livello prettamente linguistico, come la comprensione dell’umorismo o delle metafore e il trarre inferenze. La concezione alla base è che vi sia una componente comune a questi diversi compiti, la pragmatica, che si riferisce all’uso del linguaggio nelle situazioni di vita quotidiana e non risulta generalmente inclusa nei consueti test sulle abilità linguistiche. Lo strumento è stato ideato elettivamente per neuropsicologi in fase diagnostica e terapisti cognitivi in fase riabilitativa che, esclusa la presenza di deficit afasici, vogliano valutare l’eventuale presenza di deficit di natura pragmaticoverbale in pazienti con lesioni cerebrali.

WMS-IV: La Wechsler Memory Scale – Fourth Edition (WMS-IV) è una batteria a somministrazione individuale, che valuta le capacità di memoria a breve e lungo termine e di memoria di lavoro visuo-spaziale in soggetti di età compresa tra 16 e 90 anni. Oltre alla valutazione del funzionamento della memoria, la WMS-IV contiene una breve valutazione dello stato cognitivo. All’interno della WMS-IV sono contenute due batterie: la batteria Adulti per soggetti di età compresa tra 16 e 69 anni e la batteria Anziani, più breve, sviluppata per individui tra 65 e 90 anni.

Il Test di WEIGL valuta il processo di astrazione e la flessibilità di pensiero per operare diverse categorizzazioni e può essere impiegato con soggetti affetti da una varietà di disordini neurologici come ictus, traumi cranici, tumori cerebrali, encefaliti, malattie degenerative e anche disordini psichiatrici come la schizofrenia. Il test, che richiede breve tempo di somministrazione e ridotto carico attentivo, è adeguato anche per soggetti con deficit cognitivi severi. La natura non verbale lo rende inoltre idoneo a chi è affetto da patologia della competenza comunicativa. È utile per:
● Fare diagnosi di deterioramento cognitivo e di disfunzioni delle funzioni esecutive.
● Effettuare una valutazione cognitiva e individuare il profilo neurocognitivo di pazienti affetti da diverse patologie neurologiche e psichiatriche.

Il MODA, nell’ambito del quadro cognitivo dei deficit neuropsicologici della malattia di Alzheimer, completa, in termini quantitativi, la descrizione neuropsicologica di un paziente che viene esaminato per un sospetto di demenza. Lo strumento possiede, inoltre, i requisiti richiesti da una rating scale e da uno strumento di screening cognitivo facilmente utilizzabile nella quotidianità clinica, anche al letto del paziente.

Il BIT è una batteria di test per la valutazione del neglect visuo-spaziale provocato dalla lesione di alcune aree cerebrali in seguito a ictus, trauma cranico, tumore cerebrale o demenza. Il neglect è uno dei più importanti fattori prognostici che influenzano negativamente il processo riabilitativo e il recupero funzionale dei pazienti e può manifestarsi in molte attività della vita quotidiana, dalla ricerca di oggetti all’utilizzo del telefono o dell’orologio, dalla lettura alla copia di figure geometriche. Il BIT consente agli operatori che si occupano di diagnosi e riabilitazione di effettuare una veloce e pratica valutazione dei disturbi visuo-spaziali, misurati in un’ampia sfera di compiti, in modo da permettere la costruzione di un profilo comportamentale sia dei deficit che dei punti di forza dei pazienti affetti da neglect.

Area Psicologia giuridica

La Clinician-Administered PTSD Scale (CAPS) è un’intervista strutturata per valutare il disturbo post-traumatico da stress, l’intensità del sintomo (durata, malessere soggettivo e menomazione funzionale). Il test è costruito secondo una progressione nella profondità di indagine: gli item dapprima indagano le caratteristiche essenziali di ogni sintomo del PTSD, poi evidenziano eventuali punti critici e aiutano a chiarire le risposte ambigue. Le risposte agli item finali dell’intervista possono anche essere usate per valutare la presenza di un grave Disturbo Acuto da Stress. Gli ambiti di applicazione sono numerosi: clinico, diagnostico, trattamento terapeutico, giuridico, delle assicurazioni, della prevenzione dei maltrattamenti, nelle adozioni, nell’ambito militare, nei soggetti che sono stati esposti a eventi traumatici naturali o procurati dall’uomo.

Il SIMS è un questionario self-report multiassiale per l’identificazione della simulazione di disturbi psichici (malingering) in vari contesti, sia clinici che forensi. Oltre a servire come misura di screening, il SIMS può essere utilizzato come parte di una batteria di test al fine di ottenere dati convergenti di simulazione di una malattia o di fabbricazione di sintomatologia neuropsichiatrica. Il SIMS è stato sviluppato per essere somministrato a persone con più di 18 anni ed è stato validato con campioni di tipo clinico-forense, psichiatrico e non clinico. È utile per: Individuare in ambito forense la simulazione diretta a ottenere vantaggi, ad esempio un risarcimento di tipo economico o una riduzione della pena in un procedimento penale; Individuare in ambito clinico tendenze alla esagerazione o alla fabbricazione di disturbi fittizi, dirette a ottenere vantaggi in termini di maggiori attenzione e cure, o alla pretestazione delle difficoltà personali o sistemiche a cause psichiatriche differenti e irrealistiche; Individuare in ambito neuropsicologico la simulazione tesa a rappresentare capacità intellettive inferiori a quelle effettive.

Il PPI-R valuta i tratti di personalità del soggetto attraverso l’indagine di quei comportamenti e di quelle peculiarità cognitive, emotive e percettive che si intrecciano e costituiscono un corpus caratteristico nella psicopatia, fornendo al clinico preziose linee guida per orientare le scelte diagnostiche. Il PPI-R è somministrabile per fini sia forensi sia clinici e permette di prendere decisioni importanti relative alla valutazione della pericolosità sociale o alla dimissione in prova di un internato dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario.

La RBANS è una batteria neuropsicologica breve e completa, composta da due forme ('A" e "B') di identica difficoltà, ognuna divisa in 12 subtest da somministrare individualmente per valutare 5 differenti domini cognitivi: l'attenzione, il linguaggio, l'abilità visuospaziale e visuocostruttiva, la memoria immediata e la memoria differita. Permette una valutazione neuropsicologica in pazienti dai 20 agli 80 anni, colpiti da trauma cranico o ictus, o affetti da demenza o problemi psichiatrici. È utile per: Effettuare screening nelle patologie acute, quali ictus, traumi cranici, anossia e altri danni acuti al sistema nervoso centrale e per monitorare il recupero durante la riabilitazione; Effettuare l’assessment dei deficit cognitivi nelle malattie psichiatriche e per il monitoraggio nel corso di trattamenti riabilitativi; Valutare la demenza e monitorare la progressione delle malattie neurodegenerative.

Il BADS è costituito da una batteria di test per la valutazione comportamentale, in soggetti adulti, della Sindrome Disesecutiva, ovvero dei deficit delle funzioni esecutive. Nello specifico, misura le abilità coinvolte nella vita quotidiana – programmazione, organizzazione, attenzione e problem-solving – la cui alterazione può impedire il recupero funzionale e l’abilità di rispondere ai programmi riabilitativi. Lo strumento è sensibile alla rilevazione dei danni del lobo frontale. È utile per: Valutare le funzioni esecutive e il loro grado di compromissione in soggetti con deficit cognitivi; Valutare il deficit esecutivo specifico per l'attuazione della più adeguata terapia abilitativa.

L'FRT ha l'intento di fornire un quadro integrato dei sentimenti che il paziente e gli altri membri della famiglia richiedono e nutrono l'uno verso l'altro. È quindi uno strumento di notevole aiuto per chi, lavorando nel counseling familiare, vede i problemi del paziente come parte importante delle dinamiche familiari. Gli Autori hanno progettato una versione del test per i sentimenti dei figli verso i loro genitori e fratelli, un'altra per i sentimenti che gli individui e le coppie ricordano della loro famiglia d'origine e, infine, un'ultima per le coppie, con lo scopo di indagare i sentimenti degli individui sposati, verso il proprio coniuge e i propri figli. È utile per: Inquadrare, nell’ambito del counseling familiare, i problemi del paziente come parte importante delle dinamiche familiari.; aiutare la percezione dei sentimenti dei componenti della famiglia dal punto di vista dei genitori e dei figli; Richiamare il ricordo dei sentimenti rispetto alla famiglia d’origine.

Il SIPA è un test capace di individuare lo stress genitoriale, distinguendolo dallo stress associato ad altri domini di vita. In particolare, il test si rivolge a genitori – naturali, adottivi, affidatari – di adolescenti di età compresa tra 11 e 19 anni, e indaga tutte le variabili più importanti per la comprensione dello stress genitoriale nell’ambito della relazione genitore-figlio adolescente. È utile per: Valutare il rapporto tra figlio adolescente e genitore e le eventuali fonti di stress derivanti dalla loro interazione e da circostanze di vita stressanti, in contesti di screening o diagnostici; Predisporre programmi di intervento e di monitoraggio nell’ambito di counseling e terapie familiari.

Il CUIDA è stato messo a punto con l’obiettivo di creare uno strumento valido e attendibile per valutare le capacità di fornire attenzione e cure adeguate ad un figlio biologico, adottato, in affido, accolto o a carico di un’istituzione, e più in generale valutare coloro che – a vario titolo – forniscono un’“assistenza”. È composto da 189 item che misurano variabili affettive, cognitive e sociali, legate alla capacità di stabilire relazioni finalizzate all’assistenza di altre persone. È costituito da 14 scale primarie (Altruismo, Apertura, Assertività, Autostima, Capacità di risolvere i problemi, Empatia, Stabilità emotiva, Indipendenza, Flessibilità, Riflessività, Socializzazione, Tolleranza alla frustrazione, Capacità di stabilire legami affettivi o di amore, Capacità di superare il dolore), che vanno a comporre 3 fattori di secondo ordine (Assistenza responsabile, Assistenza affettiva, Sensibilità verso gli altri) e 1 fattore aggiuntivo (Aggressività). È utile per:
Valutazioni in ambito giuridico per adozioni e affidi; Valutazione di figure professionali che offrono assistenza ad anziani, malati e disabili; Valutazione di profili nella selezione del personale in ambito sanitario e di mediazione.

Il Parents Preference Test (PPT) misura aspetti generali nelle interazioni con i figli mediante quattro variabili fondamentali per la definizione del parenting: la focalizzazione dell’attenzione, la modalità esperienziale, la regolazione del comportamento e il livello di energia. Il test evidenzia come il genitore si comporta, in modo più o meno flessibile, rispetto a ognuna di queste variabili a seconda del contesto, degli stati d’animo e dei bisogni propri e del figlio. Il PPT è un test grafico costituito da una serie di tavole, ognuna delle quali rappresenta una scena di vita familiare, e quattro immagini alternative. Il genitore deve indicare l’alternativa più simile al comportamento che adotterebbe in relazione alla scena proposta.

Il PSI-4 è un test pensato per l’identificazione precoce delle caratteristiche che possono compromettere il normale sviluppo del bambino, come disturbi emotivi e comportamentali e genitori che rischiano di vivere in modo disfunzionale il proprio ruolo. Lo strumento si basa sull’assunto che lo stress genitoriale sia frutto congiunto di determinate caratteristiche soggettive e di una serie di situazioni strettamente legate al ruolo di genitore. Può essere impiegato come misura di screening e valutazione del sistema genitoriale e per identificare disturbi che potrebbero condurre a problemi comportamentali del bambino o del genitore. Il PSI-4 favorisce l’identificazione clinica di problematiche specifiche e di punti di forza in relazione al bambino, al genitore e al sistema familiare. Queste informazioni possono essere usate per progettare un piano terapeutico, per definire le priorità di intervento e/o per una valutazione dell’esito. È utile per: Supportare l’attività di diversi professionisti nella pratica pediatrica e nella terapia familiare; La gestione dell’affidamento dei minori nella pratica forense; Elaborare programmi di prevenzione mirati alla riduzione dello stress; Identificare un eventuale rischio di abuso infantile; Misurare l’efficacia di una terapia.