L'FRT ha l'intento di fornire un quadro integrato dei sentimenti che il paziente e gli altri membri della famiglia richiedono e nutrono l'uno verso l'altro. È quindi uno strumento di notevole aiuto per chi, lavorando nel counseling familiare, vede i problemi del paziente come parte importante delle dinamiche familiari. Gli Autori hanno progettato una versione del test per i sentimenti dei figli verso i loro genitori e fratelli, un'altra per i sentimenti che gli individui e le coppie ricordano della loro famiglia d'origine e, infine, un'ultima per le coppie, con lo scopo di indagare i sentimenti degli individui sposati, verso il proprio coniuge e i propri figli. È utile per: Inquadrare, nell’ambito del counseling familiare, i problemi del paziente come parte importante delle dinamiche familiari.; alutare la percezione dei sentimenti dei componenti della famiglia dal punto di vista dei genitori e dei figli; Richiamare il ricordo dei sentimenti rispetto alla famiglia d’origine.
Il SIPA è un test capace di individuare lo stress genitoriale, distinguendolo dallo stress associato ad altri domini di vita. In particolare, il test si rivolge a genitori – naturali, adottivi, affidatari – di adolescenti di età compresa tra 11 e 19 anni, e indaga tutte le variabili più importanti per la comprensione dello stress genitoriale nell’ambito della relazione genitore-figlio adolescente. È utile per: Valutare il rapporto tra figlio adolescente e genitore e le eventuali fonti di stress derivanti dalla loro interazione e da circostanze di vita stressanti, in contesti di screening o diagnostici; Predisporre programmi di intervento e di monitoraggio nell’ambito di counseling e terapie familiari.
Il CUIDA è stato messo a punto con l’obiettivo di creare uno strumento valido e attendibile per valutare le capacità di fornire attenzione e cure adeguate ad un figlio biologico, adottato, in affido, accolto o a carico di un’istituzione, e più in generale valutare coloro che – a vario titolo – forniscono un’“assistenza”. È composto da 189 item che misurano variabili affettive, cognitive e sociali, legate alla capacità di stabilire relazioni finalizzate all’assistenza di altre persone. È costituito da 14 scale primarie (Altruismo, Apertura, Assertività, Autostima, Capacità di risolvere i problemi, Empatia, Stabilità emotiva, Indipendenza, Flessibilità, Riflessività, Socializzazione, Tolleranza alla frustrazione, Capacità di stabilire legami affettivi o di amore, Capacità di superare il dolore), che vanno a comporre 3 fattori di secondo ordine (Assistenza responsabile, Assistenza affettiva, Sensibilità verso gli altri) e 1 fattore aggiuntivo (Aggressività). È utile per:
Valutazioni in ambito giuridico per adozioni e affidi; Valutazione di figure professionali che offrono assistenza ad anziani, malati e disabili; Valutazione di profili nella selezione del personale in ambito sanitario e di mediazione.
Il Parents Preference Test (PPT) misura aspetti generali nelle interazioni con i figli mediante quattro variabili fondamentali per la definizione del parenting: la focalizzazione dell’attenzione, la modalità esperienziale, la regolazione del comportamento e il livello di energia. Il test evidenzia come il genitore si comporta, in modo più o meno flessibile, rispetto a ognuna di queste variabili a seconda del contesto, degli stati d’animo e dei bisogni propri e del figlio. Il PPT è un test grafico costituito da una serie di tavole, ognuna delle quali rappresenta una scena di vita familiare, e quattro immagini alternative. Il genitore deve indicare l’alternativa più simile al comportamento che adotterebbe in relazione alla scena proposta.
Il PSI-4 è un test pensato per l’identificazione precoce delle caratteristiche che possono compromettere il normale sviluppo del bambino, come disturbi emotivi e comportamentali e genitori che rischiano di vivere in modo disfunzionale il proprio ruolo. Lo strumento si basa sull’assunto che lo stress genitoriale sia frutto congiunto di determinate caratteristiche soggettive e di una serie di situazioni strettamente legate al ruolo di genitore. Può essere impiegato come misura di screening e valutazione del sistema genitoriale e per identificare disturbi che potrebbero condurre a problemi comportamentali del bambino o del genitore. Il PSI-4 favorisce l’identificazione clinica di problematiche specifiche e di punti di forza in relazione al bambino, al genitore e al sistema familiare. Queste informazioni possono essere usate per progettare un piano terapeutico, per definire le priorità di intervento e/o per una valutazione dell’esito. È utile per: Supportare l’attività di diversi professionisti nella pratica pediatrica e nella terapia familiare; La gestione dell’affidamento dei minori nella pratica forense; Elaborare programmi di prevenzione mirati alla riduzione dello stress; Identificare un eventuale rischio di abuso infantile; Misurare l’efficacia di una terapia.